Come mantenere denti forti e gengive sane? La prevenzione è il miglior modo per mantenere sani i denti e la salute delle gengive.
E’ necessaria una accurata igiene domiciliare e recarsi dal proprio dentista ogni sei mesi per fare una visita di controllo e per una seduta di pulizia e igiene dentale.
Gli strumenti che servono per l’igiene domiciliare sono:
- il dentifricio
- lo spazzolino
- il filo interdentale
- lo scovolino
- l’idropulsore
I portatori di protesi fissa (ponti) devono usare, oltre allo spazzolino, degli appositi fili interdentali o gli scovolini. In questi casi è utile anche l’idropulsore per rimuovere grossolanamente i residui alimentari.
I portatori di protesi mobile (la cosidetta “dentiera”) devono usare le compresse effervescenti e gli appositi spazzolini.
E’ consigliabile lavarsi i denti tre volte al giorno, con particolare accuratezza alla sera dopo la cena. I vari colluttori in commercio non servono per pulire i denti, ma unicamente per ritardare l’accumulo della placca batterica. Quelli medicamentosi devono essere prescritti dal dentista.
Importante per la prevenzione della carie è l’alimentazione corretta. Dare la preferenza a sostanze ricche di fibre vegetali e cercare soprattutto di limitare l’assunzione di dolci o almeno spazzolarsi i denti dopo ogni assunzione di zuccheri.
Ricordarsi che molto zucchero mangiato in una volta sola è meno dannoso di piccole dosi in più momenti (vedi le caramelle!).
Altro presidio di notevole importanza per la salute dei denti è il fluoro, un elemento costituente delle ossa e dei denti, presente in alcuni alimenti (té, pesce, spinaci) e nelle acque, importante durante il processo di formazione dei denti.
Per tale motivo è utile la sua somministrazione ai bambini con i seguenti dosaggi giornalieri:
- dalla nascita ai due anni 0,25 milligrammi
- dai due ai quattro anni 0,50 milligrammi
- dai quattro ai quattordici anni 1 milligrammo
La sua somministrazione ed il tempo di assunzione devono essere a giudizio del dentista, anche in base alla fluorizzazione delle acque potabili. In età adulta possono essere utili le applicazioni locali di fluoro da fare nello studio dentistico.
Come usare i vari strumenti dell’igene
Pastiglie rivelatrici
Sono pastiglie che si devono lasciar sciogliere in bocca e che interagiscono chimicamente con la placca batterica ipercolorandola.
Sono di valido ausilio iniziale per capire in quali punti dei denti si accumula maggiormente la placca.
Dentifrici
Iniziamo col dire che è lo spazzolino che serve per la rimozione della placca: il dentifricio è solo un valido ausilio. Sarebbe preferibile usare quelli contenenti fluoro e che non abbiano una eccessiva abrasività.
In caso di ipersensibilità dei colletti dei denti possono essere utili quelli che in commercio portano la dicitura “per denti sensibili”.
Non è ancora stato dimostrato un particolare vantaggio terapeutico di quelli contenenti bicarbonato di sodio.
Usare il dentifricio in modica quantità: l’eccesso non permette alle setole dello spazzolino di lavorare bene.
Spazzolino
Le caratteristiche che deve avere uno spazzolino per essere efficace sono:
- la forma della testa e del manico
- la dimensione della testa: deve essere piccola per poter raggiungere tutte le zone della bocca
- le setole: devono essere di materiale sintetico, con le punte arrotondate, disposte in file regolari e morbide.
Deve essere usato senza forza per non causare danni allo smalto (abrasioni) o alle gengive. E’ infatti la tecnica dello spazzolamento che deterge i denti dalla placca.
Una delle tecniche più efficaci consiste nell’inclinare lo spazzolino in modo che le setole giungano al solco gengivale, effettuare prima un movimento rotatorio con leggere vibrazioni e poi un movimento verticale con direzione dalla gengiva verso la corona: viene chiamata tecnica di Bass modificata.
E’ opportuno cambiarlo una volta al mese o quando ci si accorga che le setole si stiano deformando. Non usare mai setole naturali (tasso) che non detergono e si sfibrano. Utili sono anche quelli elettrici, purchè usati con la stessa tecnica e senza molta pressione.
Filo interdentale
Il filo è uno strumento essenziale per eliminare la placca dagli spazi interdentali, dove lo spazzolino non può agire. E’ importante usarlo in modo corretto, seguendo le istruzioni dell’igienista o del dentista.
Può essere cerato o non cerato. Nelle zone posteriori può essere usato montato su forcelle. Per i portatori di protesi fissa esistono fili con la punta rigida o aghi passafilo in grado di poter essere passati al di sotto di essa.
Scovolino
E’ molto utile quando ci siano degli spazi interdentali molto ampi o per passare sotto la travata di un ponte protesico. Le punte sono di diverse dimensioni da scegliere per poter essere passate senza forzare.
Deve essere inserito orizzontalmente in direzione dall’alto verso il basso nell’arcata superiore e dal basso verso l’alto in quella inferiore e si devono effettuare dei movimenti di “va e vieni”.
In alcuni casi possono essere utili gli stuzzicadenti, usati fin da tempi antichi, anche se il galateo ne sconsiglia l’uso, basta solo far attenzione a non ledere la papilla interdentale.